L’evoluzione della capacità di stare nella relazione terapeutica ha subito una profonda evoluzione nel corso degli ultimi decenni. Questo ha inevitabilmente influenzato la visione del processo terapeutico ed ha permesso l’approccio alla cura di quadri clinici difficili.
A questo cambiamento hanno contribuito analisi di training più intense e profonde, ma anche lo sviluppo delle competenze cliniche ed una crescente cooperazione tra il mondo psicoanalitico e le discipline neuroscientifiche e bio-molecolari.
L’affermarsi delle neuroscienze affettive e della “neuropsicoanalisi interpersonale dello sviluppo”, grazie anche allo sviluppo delle tecnologie di indagine digitale, ha prodotto nell’ultimo ventennio un profondo cambiamento di paradigma nella spiegazione dei processi psicologici, spostando il focus dalla dimensione cognitiva a quella degli affetti. L’effetto di questa rivoluzione è stato quello di consolidare le intuizioni cliniche maturate nell’ambito della psicoanalisi relazionale, e di dare un forte impulso al consolidarsi di una concezione intersoggettiva del Sé, la cui formazione è stata spostata a periodi sempre più precoci fino al periodo di vita intrauterino.
In questo modo anche la ricerca sull’origine della psicopatologia si è interrogata su quanto precocemente sia possibile definire il suo inizio e su quali esperienze di interazione ne siano i fattori facilitanti.
In questo quadro evoluto e complesso è divenuto sempre più frequente ed inevitabile il ricorso al concetto di “implicito”. Se da un lato l’uso di questa nozione ha facilitato la comunicazione nella comunità degli studiosi, dall’altro ha generato equivoci ed ambiguità a causa dell’ampio spettro concettuale di questo termine. Inoltre si è reso necessario un confronto approfondito tra i concetti di “implicito” e “inconscio” per chiarirne le similarità e le differenze e, soprattutto, per definire i rispettivi campi di applicazione.
Il presente laboratorio di studio vuole essere un modo per entrare in contatto con questa complessa materia e stimolare la ricerca intersoggettiva tra i partecipanti, si articolerà in 2/3 incontri di approfondimento teorico-clinico che confluiranno in appuntamenti di supervisione clinica che avranno cadenza mensile.